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      Quanto sei disposto a investire nel tuo business?

      investire nel tuo business

      Quanto sei disposto a investire nel tuo business?

      Oggi avviare un business è davvero molto semplice (almeno in alcuni settori). Il digitale e l’accesso gratuito a tantissime informazioni ha facilitato di parecchio le cose e ha dato la possibilità a molti di aprire un’attività in tempi brevi e senza svenarsi. Ma mettersi in proprio a costo zero non è possibile, e se vuoi farlo devi capire quanto sei disposto a investire nel tuo business. Non solo in termini di soldi.

      Quando apriamo la nostra attività, infatti, non investiamo solo soldi, ma anche tempo, conoscenze, energie, entusiasmo… E un investimento sbagliato non ha solo l’effetto di mandarci in rosso, ma crea anche un sacco di altri danni. Ecco perché è importante pianificare bene come spendere il proprio denaro, e fare le scelte giuste.

      L’importanza di investire su te stesso

      Spendere denaro quando si apre un’attività è inevitabile. Può essere poco o tanto, ma comunque è impossibile non prevedere un investimento iniziale. Io ho aperto la mia prima startup investendo molto poco a livello finanziario: avevo vinto una business plan competition e avevo accesso a un ufficio gratuitamente per i primi 6 mesi d’attività; inoltre quello che facevo non richiedeva macchinari o software complicati e io possedevo già un computer, che era tutto quello che mi serviva per lavorare. Quindi all’inizio il mio vero investimento è stato principalmente di tempo e di energie. Volevo che la mia società avesse successo, perciò cercavo di fare più esperienze possibili per guadagnare in credibilità, mi formavo per diventare un’imprenditrice, mi confrontavo con altri per capire i passi giusti da fare, e lavoravo sodo per mettere in piedi un piano di marketing e comunicazione che mi permettesse di intercettare i primi clienti paganti. Col tempo questo tipo di investimento non è più stato sufficiente, e oltre a metterci energia ed entusiasmo, ho dovuto spendere soldi e cercare finanziamenti.

      Quando come startup ho chiesto a un potenziale finanziatore un investimento nella mia società, la prima domanda che mi ha fatto è stata – e tu quanto ci hai messo? Questo succede perché gli investitori vogliono essere sicuri che tu sia il primo a credere in quello che fai, e se nemmeno tu hai il coraggio di investire nella tua idea, perché dovrebbe farlo qualcun altro? Ecco perché credo sia impossibile avviare un business a costo zero. Devi dimostrare (non solo agli altri, ma anche a te stesso per primo) che credi veramente in quello che fai. Che ci credi così tanto da decidere di spenderci i tuoi soldi.

      Se è vero che oggi è molto più semplice mettersi in proprio, è vero anche che è molto facile fallire. Perciò se vuoi evitarlo la prima cosa che devi chiederti è proprio quanto sei disposto a investire nel tuo business. E se la risposta è “poco” forse ti conviene pensarci su ancora un po’, per evitare inutili delusioni.

      Scegli in che cosa investire

      Come dicevo non si tratta solo di soldi, ma di molte altre risorse che dovrai mettere a disposizione della tua attività. E un ottimo consiglio in questo senso arriva da Noah Kagan, l’uomo dietro ad AppSumo, una piattaforma che propone offerte giornaliere su software, app e servizi online in genere. Il suo suggerimento per chi vuole avviare un business per la prima volta è “Non perdere tempo o spendere soldi per cose che non sono fondamentali per il tuo business”. A volte non ci rendiamo conto che il problema non è tanto spendere il nostro denaro, quando investirlo nelle cose sbagliate. Quelle cioè che non fanno parte del nostro core-business, o che non hanno a che fare – veramente – con l’avvio della nostra attività.

      Qual è dunque il modo migliore per investire il proprio budget, qualunque esso sia?

      • Prima di tutto è necessario analizzare il proprio Business Model, e capire esattamente che cosa serve, a livello di soldi e non solo, perché possa stare in piedi. Che tipo di investimento è necessario perché il mio business inizi a produrre altri soldi? E poi, quali sono gli investimenti che vanno a soddisfare una reale necessità della mia attività e quelli che invece faccio per una mia soddisfazione personale? Decidere su che cosa vale la pena spendere e su cosa bisogna invece risparmiare è importantissimo.
      • In secondo luogo tieni monitorate non solo le entrate e le uscite, ma anche il flusso di denaro nel tuo conto corrente. Cioè quando hai effettivamente i soldi sul tuo conto corrente. Nella scelta di come spendere i tuoi soldi influisce anche il fattore tempo. Perché anche se fatturi i pagamenti potrebbero non avvenire istantaneamente, perciò devi tenere sotto controllo anche il flusso di cassa per non ritrovarti senza soldi nel momento in cui devi investire o devi pagare fornitori, tasse o altro… Un Business Plan fatto come si deve ti aiuta a tenere sotto controllo la situazione finanziaria e a programmare gli investimenti. Perché ricordati che non basta avere delle idee: poi devi trovare anche il modo per realizzarle, e pianificare i tuoi investimenti ti aiuta proprio in questo.
      • Non pensare che quando i soldi non ci sono (o non ci sono ancora) non si possa fare niente. In questi casi una buona dose di creatività non guasta. Ad esempio domandati se ci sono delle cose a cui puoi avere accesso gratis. Ad esempio: puoi fare uno scambio merce? Cioè collaborare con un professionista che possa offrirti il suo servizio in cambio di qualcosa che puoi fare tu per lui? Oppure puoi accedere a degli eventi o a delle iniziative gratuite? Quando ho fondato la mia startup la prima cosa che ho fatto è stata aprire un magazine online, grazie al quale ho potuto partecipare a una fiera molto importante per il mio settore, che si teneva ogni anno in Francia, senza pagare il biglietto di ingresso (che si aggirava intorno ai 500 euro). Ho avuto un accredito stampa gratuito, e per tutta la durata dell’evento ho fatto video interviste e raccolto materiali. E questa visibilità mi ha permesso nelle edizioni successive di ottenere altri benefit senza tirare fuori un centesimo. Questo è solo un esempio di che cosa puoi ottenere se impari a valorizzare le tue risorse.
      • Quando spendi dei soldi (o del tempo) chiediti sempre in quanto rientrerai dell’investimento. All’inizio sarai portato a fare un sacco di cose gratis “perché così mi faccio conoscere” ma stai attento a non esagerare. Devi sempre dare valore a quello che fai, perché anche in questo caso se sei tu il primo a non farlo, perché dovrebbero gli altri? Quindi investire tempo, energie e denaro deve essere sempre fatto con consapevolezza. Se offro un servizio gratis quali altri vantaggi ottengo? Il gioco vale la candela? Se ci accorgiamo che non c’è un reale ritorno del nostro investimento, meglio aspettare un attimo e pensarci ancora un po’ su.

      Chiedi aiuto a chi può aiutarti a investire meglio

      Ci sono molte persone che possono aiutarti a investire meglio non solo il tuo denaro ma anche il tuo tempo e le tue energie. Puoi avere accesso sia a servizi gratuiti che a pagamento. Qualunque strada tu decida di percorrere, però, devi essere molto onesto con te stesso. Perché a volte pensiamo di non avere soldi da investire nel nostro business, e in realtà siamo solo spaventati e abbiamo paura che il nostro sforzo (economico o di altro genere) non sarà ripagato. In questo caso è importante domandarti quanto credi in quello che fai. E se la risposta è “tantissimo” provare a capire come ottenere quello che ti serve. C’è qualcosa a cui puoi rinunciare per investire su di te e sulla tua attività?

      A volte percorrere la strada della gratuità solo per paura di fare un buco nell’acqua non è l’investimento migliore… Chiediti che cosa ti serve veramente, qual è l’attrezzatura più giusta per iniziare, quali software ti servono, quali sono i consulenti migliori a cui domandare supporto. E poi calcola quanto dovresti spendere: a volte è molto meno di quello che ti immagini, e se non è così puoi sempre trovare una soluzione che faccia al caso tuo, senza rinunciare però alla qualità. Perché quello sì che sarebbe un grande autogoal.

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