
Pianificazione strategica e tattica
Che tu abbia obiettivi personali o di business, senza una pianificazione che ti permetta di fare un passo chiaro e definito alla volta, non arriverai mai da nessuna parte.
Quello che ti serve è definire prima di tutto una strategia, che ti permetta di identificare tutto quello che ti occorre per realizzare quello che desideri, e di mettere in fila tutto quello che dovrai fare per ottenerlo. In questo modo utilizzerai il tuo tempo in modo più proficuo.
Ma la pianificazione strategica non basta. Devi affiancarla a una pianificazione tattica
Pianificazione strategica e tattica: cosa sono?
La pianificazione strategica si basa su obiettivi a lungo termine, mentre quella tattica si occupa di definire le azioni a breve termine che devono essere intraprese per raggiungere gli obiettivi definiti nel piano strategico.
In sostanza, la strategia di dà un’idea generale di come farai a raggiungere il traguardo, e la tattica ti fornirà le indicazioni per far sì che questo avvenga nel modo più semplice possibile.
Quando ci occupiamo dell’una e dell’altra? Visto che gli obiettivi definiti attraverso la pianificazione strategica sono più generali e riferiti al lungo periodo, di solito ce ne occupiamo all’inizio dell’anno, del trimestre o del mese, a seconda di quando spesso ci serve fissare dei punti di riferimento per la nostra vita o il nostro business. La revisione di quanto pianificato dovrebbe avvenire comunque ogni trimestre, perché non basta fissare degli obiettivi per raggiungerli: è necessario tenerli monitorati con costanza.
La pianificazione tattica segue quella strategica e viene esaminata più frequentemente (ogni giorno, settimana o mese).
Un piano strategico ti serve per far luce sulla tua missione, sui tuoi obiettivi e sui traguardi che vuoi raggiungere. Risponde a queste domande:
- A che punto mi trovo (della mia vita o del mio business)?
- Dove voglio arrivare in futuro?
- Quali sono i traguardi che vogliono tagliare (quest’anno, nei prossimi 6 o 3 mesi?)
- Chi è responsabile di questi obiettivi (solo io, o c’è qualcun altro coinvolto, che devono mettere al corrente)?
Quando la strategia è stata definita si passa a delineare il piano tattico, che serve a descrivere tutti i passi e le azioni che devono essere intrapresi per raggiungere gli obiettivi e definire anche le priorità. Per creare la tua tattica fatti queste domande:
- Quanto tempo ho per raggiungere ogni obiettivo?
- Che strumenti o risorse mi servono?
- Che azioni specifiche posso fare per raggiungere i traguardi che mi sono prefissato?
La metodologia OKR
Per aiutarti nella pianificazione strategica e tattica dei tuoi obiettivi personali o di business puoi seguire il metodo OKR. Utilizzata da grandi aziende tecnologiche (Google e Facebook, solo per citarne un paio) è una strategia organizzativa che ti permette di gestire meglio le tue priorità, usando la logica nei tuoi processi decisionali e aiutandoti a rimanere focalizzato.
La metodologia OKR si basa sulla definizione di Obiettivi (Objectives) e Key Results (KR), cioè quelle metriche che ti dicono che li stai raggiungendo. Gli obiettivi rispondono al COSA mentre i risultati al COME.
Come puoi sfruttarli a tuo vantaggio?
All’inizio di ogni trimestre definisci (da solo o con il tuo team se ne hai uno) un massimo di 5 obiettivi. Per ciascun obiettivo indica un massimo di 5 Key Results. Ricorda: gli obiettivi devono essere qualitativi, i KR sono quantitativi, cioè misurabili. Se non riesci ad assegnare un numero a ciascun risultato prendi in considerazione l’idea che forse non è utile per il raggiungimento del tuo obiettivo.
Oltre a definire obiettivi e risultati puoi, per ciascuno di questi, indicare l’iniziativa che adotterai per ottenere il risultato che desideri, e definire chi se ne occuperà (tu, un altro membro del team, un collaboratore esterno a cui delegare il compito).
Alla fine del trimestre valuterai l’andamento degli OKR: la domanda da farti è – che cosa ho imparato? Questo ti permetterà di fissare nuovi obiettivi con i relativi risultati, utilizzando le informazioni che hai acquisito nel trimestre precedente e aggiustando il tiro se necessario.
Gli OKR devono essere:
- ambiziosi – se a fine trimestre hai raggiunto il 100% del risultato che ti eri prefissato o addirittura hai superato le aspettative, significa che ti sei dato un obiettivo troppo facile
- specifici – e soprattutto misurabili (devi poterli definire attraverso un numero)
- allineati con la tua vision
Ecco un paio di esempi di OKR che possono esserti utili per capire come definirli:
OBIETTIVO: migliorare il posizionamento sui motori di ricerca
KEY RESULTS:
- ottenere link al mio sito da 5 blog/siti rilevanti
- migliorare l’ottimizzazione delle pagine
- migliorare la velocità di caricamento del mio sito
OBIETTIVO: bilanciare meglio la mia vita lavorativa e quella professionale
KEY RESULTS:
- chiudere il pc ogni sera entro le 17.30
- prendermi 2 ore a settimana per fare sport
- inserire in agenda un pomeriggio libero infrasettimanale ogni 15 giorni