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      Cos'è l'accountability e perché ti serve misurarla

      Misurare la tua accountability

      Cos’è l’accountability e perché ti serve misurarla

      Con il termine “accountability” si identifica, in generale, la capacità di rendere conto del proprio operato nei confronti di un altro soggetto. Questo concetto si applica alla Pubblica Amministrazione e alle aziende, ma anche al GDPR e ai sistemi informatici.

      L’Accountability ha a che fare soprattutto con la trasparenza e la capacità di raggiungere gli obiettivi fissati. Ed è qualcosa a cui ogni freelance e imprenditore dovrebbe fare attenzione. In questo post ti darò alcuni suggerimenti su come puoi tenerla sotto controllo e misurarla.

      Che cos’è l’accountability personale

      L’accountability personale riguarda il lavoro che facciamo quotidianamente per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati. Come freelance e imprenditori siamo abituati a definire traguardi da raggiungere, e tenere traccia dei nostri progressi significa preoccuparsi della propria accountability. Avere l’abitudine a mantenere un costante controllo su quello che facciamo e su come ci avviciniamo (o allontaniamo) dai nostri obiettivi ci permette di crescere e prosperare. Non farlo ci fa costantemente “navigare a vista” senza mai sapere se stiamo raggiungendo la meta o se ne siamo ben lontani.

      La nostra pianificazione non si ferma a quando fissiamo gli obiettivi (di fatturato e di crescita) e determiniamo il piano d’azione per raggiungerli. Quelli sono soltanto i primi step. Una pianificazione completa ed efficace prevedere anche il monitoraggio dei risultati che stiamo ottenendo e un’analisi precisa del perché le cose stanno andando in un modo o nell’altro.

      Come monitorare e misurare la tua accountability

      Puoi tenere sotto controlla la tua accountability in due modi:

      1. definendo dei momenti di monitoraggio
      2. creandoti un gruppo di accountability

      Nel primo caso si tratta di un’attività che farai da solo, mettendo in agenda dei momenti in cui ti confronterai con te stesso per vedere come sta andando il tuo business, cosa devi continuare a fare e cosa invece devi modificare. Se ti serve una mano in questo puoi leggere il mio articolo Pianificare non basta, dove ti suggerisco quali domande farti per tenere monitorato l’andamento del tuo business.

      Ora invece voglio parlarti meglio di che cosa è e di come puoi organizzare un gruppo di accountability.

      Se fai fatica a rimanere in carreggiata e a seguire il piano d’azione che hai sviluppato per raggiungere i tuoi obiettivi, puoi farti aiutare da altri freelance come te. Potete costituire un gruppo che si riunisce periodicamente e all’interno del quale ognuno racconta come stanno andando le cose e ci si dà una mano l’un l’altro per rimanere focalizzati sui traguardi che si vogliono raggiungere. In questo caso vale il detto “l’unione fa la forza” perché il gruppo ti aiuta a darti una struttura che magari da solo non riusciresti a sostenere. Abbiamo più possibilità di raggiungere i nostri obiettivi non solo quando li scriviamo nero su bianco, ma quando li condividiamo con altri che ci aiutano a tenerli sotto controllo periodicamente.

      Costituire un gruppo di accountability

      Ti starai chiedendo – come faccio a costituire un gruppo di accountability efficace? Ecco i miei suggerimenti.

      1. Non farlo con i tuoi amici – è più facile pensare di costruire un gruppo del genere con persone che sono tue amiche o colleghe molto strette. Ma ricordati che questo è un gruppo legato all’efficacia del tuo business, quindi devi scegliere le persone che sono più “qualificate” nell’aiutarti in questo processo. A volte chi ci è troppo vicino non riesce a essere completamente onesto o evita di metterci in crisi, per il nostro bene. Ma tu vuoi farti aiutare da persone che sì, sono sempre pronte a incoraggiarti, ma che non per questo evitano di metterti davanti ai tuoi errori. Perciò scegli bene le persone da far entrare nel gruppo, perché si tratta di lavoro, non di avere un’ulteriore occasione per vedersi con le tue amiche o colleghe più strette.
      2. Fallo con i tuoi amici (se ne vale la pena) – questo punto è solo apparentemente in contraddizione con il primo. Infatti non escludo a priori che tu possa costituire un gruppo di accountability anche con persone amiche, ma fallo solo a determinate condizioni. Quello che vuoi è uno sguardo obiettivo ed esterno sul tuo lavoro, in modo che tu possa “vedere” anche cose che da solo non riesci a vedere. A volte in questo un amico può essere l’ideale, a volte no. Sta a te decidere, l’importante non è prendere certe decisioni solo in base alla simpatia o alla vicinanza.
      3. Definisci l’obiettivo del gruppo – è importante decidere che cosa si discuterà nel gruppo, e darsi una sorta di “schema” da seguire a ogni incontro. Parlerete dei risultati ottenuti o dei progetti futuri? Discuterete come fare un lancio o solo di come è andato? Vi darete delle dead line da rispettare e a ogni incontro verificherete se le avete rispettate oppure no? Questi sono solo alcuni esempi: più gli obiettivi del gruppo saranno chiari, più sarà facile ottenere risultati.
      4. Metti in agenda gli incontri del gruppo – sembra una banalità, ma molti di questi gruppi naufragano perché non si prende seriamente l’impegno o non lo si mette nelle proprie priorità. Decidi ogni quanto si incontrerà il gruppo e definisci già le date per tutto l’anno. Poi scrivitele in agenda. Così non rischierai di non fissare l’incontro preso da mille altri impegni sorti nel frattempo. Un po’ di flessibilità è concessa, ma è molto meglio darsi una tabella di marcia predefinita a cui attenersi nel limite del possibile.
      5. Decidi quanto grande deve essere il gruppo – normalmente il gruppo ideale è composto di 3-5 persone. Essere in troppi potrebbe mettere a rischio la buona riuscita delle riunioni perché potrebbe non esserci il tempo per prendere in considerazione tutti i casi. Il gruppo può essere composto anche solo da due persone, nel caso in cui tu voglia qualcuno che si concentri molto su di te (e viceversa).
      6. Chiedi quello di cui hai bisogno – il gruppo è un sostegno, quindi devi sentirti a tuo agio nel chiedere aiuto alle persone che lo compongono. Se hai bisogno di più incontri o di focalizzarti su certi aspetti invece che su altri, chiedi. Sii specifico rispetto ai tuoi bisogni, così sarà più facile che qualcuno all’interno del gruppo possa aiutarti.
      7. Celebra i successi con il gruppo – avere un gruppo di accountability ti aiuta a sbloccarti e ad andare avanti. Ma è fatto anche per festeggiare quando le cose funzionano. Non si tratta solo di farsi i complimenti l’un l’altro per gli obiettivi raggiunti, ma anche di capire se il gruppo sta funzionando o no, e dargli una forma più consona alle esigenze di ciascuno. Quindi periodicamente chiediti come ti sta aiutando il gruppo, qual è il contributo che stai portando tu, e come potresti migliorare tutto il processo.

      E tu ce l’hai un gruppo di accountability o ti piacerebbe costruirne uno? Fammelo sapere nei commenti e raccontami cosa ne pensi.

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