
L’arte dello storytelling
Se ti sei messo in proprio o se stai pensando di farlo, ti sarai sicuramente imbattuto almeno una volta in un post o un video dove si parla dello storytelling. E forse stai ancora cercando di capire come può esserti utile e perché sembra che sia la soluzione di tutti i mali.
Oggi voglio raccontarti rapidamente cos’è questa tecnica di narrazione così potente, e proporti un esercizio per aiutarti a scrivere mail e post efficaci.
Lo storytelling è, come dicevo, una tecnica di narrazione che crea rappresentazioni (visive, testuali, a volte addirittura sonore) con lo scopo di emozionare e mettersi in relazione con qualcun altro, per persuaderlo a fare qualcosa. Lo storytelling può avere diversi obiettivi, e non solo commerciali. Inoltre non ha uno scopo manipolatorio, ma utilizza una forma narrativa che tutti conosciamo molto bene – quella della favola – per far sì che le persone entrino in relazioni con noi e si fidino di noi. Possiamo utilizzarlo per vendere, certamente, ma anche per attirare l’attenzione o farci ricordare. Ma è fondamentale ricordarsi che lo storytelling, prima di tutto, ha l’obiettivo di instaurare una relazione profonda con il nostro pubblico. Non solo per informarlo, ma per coinvolgerlo attivamente.
Per quale motivo dovremmo voler coinvolgere le persone? Perché i consumatori tendono ad acquistare un prodotto non solo per la sua marca, ma anche per i valori che esprime, per la sua storia, per ciò che rappresenta. Le persone, inoltre, si sentono più coinvolte nelle cose che hanno contribuito in qualche modo a costruire, ad esempio perché hanno seguito il processo di realizzazione di un progetto, o perché magari ti hanno dato dei feedback. Quindi fare storytelling non significa semplicemente creare una storia, ma costruire un vero e proprio Universo di significati, in cui il mio pubblico si sente coinvolto.
Lo storytelling lavora sulle relazione: creando un mondo narrativo comune tra me e il mio pubblico, ci rende protagonisti entrambi di una storia, e non semplici spettatori. Il consumatore quindi non è più passivo ma produttivo. Anche perché a sua volta può produrre contenuti e storie sul web e diffondere quello che ha imparato da me, grazie ai miei prodotti e servizi.
Un esercizio di storytelling
In questo post non voglio spiegarti la struttura narrativa dello storytelling, ma proporti un semplice esercizio che puoi fare ogni volta che devi scrivere qualcosa che è rivolto a un pubblico. Sia che tu debba scrivere una mail, un post su FB o un articolo per il tuo blog, prova a seguire questi step:
- Definisci chi è l’interlocutore del tuo messaggio – se non sai con chi stai parlando, tutto sarà più difficile. Conoscere le persone a chi ti rivolgi ti permette non solo di dare il messaggio giusto, ma anche di utilizzare il tono di voce più corretto. Perciò spendi del tempo per capire bene chi è il vero destinatario del tuo messaggio e che cosa può aiutarlo a entrare in relazione con te.
- Comprendi di cosa ha bisogno il tuo interlocutore – perché vuoi parlare con questa persona? Che scopo ha la tua comunicazione? Non pensare solo a te stesso, ma mettiti nell’ottica che la tua mail o il tuo post hanno uno scopo principale: risolvere un problema della persona che leggerà il tuo messaggio. Quindi interrogati bene su quali sono le necessità del tuo interlocutore. Ha bisogno di essere informato oppure educato? Oppure è in cerca di ispirazione?
- Identifica quali competenze risolvono il problema del tuo interlocutore – una volta che hai capito di che cosa ha bisogno il destinatario del tuo messaggio, pensa a quali delle tue competenze gli può tornare utile per risolvere il suo problema.
- Cerca una storia attraverso cui può raccontare questa tua competenza – hai fatto qualcosa in passato che puoi raccontare per mettere in luce questa specifica competenza che può aiutare il tuo interlocutore? È più facile ricordarsi una storia che un semplice elenco di capacità o competenze. E soprattutto se racconti un episodio, dai la possibilità al tuo interlocutore di trarre la sua morale della favola, e cioè di comprendere molte più cose di te, del tuo modo di lavorare e del modo con cui gli puoi essere davvero utile. Sarà lui a “completare la storia” con quello che gli serve.
Se hai voglia di sottopormi i tuoi “esperimenti” o hai qualche domanda o dubbio, puoi mandarmi una mail a scrivimi@thepapercoach.it.