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      Cosa ho imparato sul Growth Hacking nel 2020

      Growth Hacking

      Cosa ho imparato sul Growth Hacking nel 2020

      Qualche anno fa un’amica mi aveva parlato del Growth Hacking e l’avevo trovato affascinante, anche se non avevo approfondito il concetto più di tanto.

      Nel 2020 ho deciso invece di frequentare un corso per capire meglio che cosa fosse e come potevo utilizzarlo nel mio lavoro. E oggi voglio raccontarti cosa ho imparato sul Growth Hacking.

      Cos’è il Growth Hacking

      Chiariamo subito una cosa: il Growth Hacking non è l’ennesima formula magica che ti aiuterà a far crescere il tuo business in maniera esponenziale e ti renderà ricchissimo. Potrebbe farlo, certo, ma non è qualcosa che accade dalla sera alla mattina. E non è così semplice come molti vorrebbero farti credere.

      Secondo Sean Ellis (il “papà” del Growth Hacking) questa disciplina è “un processo di sperimentazione rapida sul prodotto attraverso una serie di canali di marketing per individuare i modi più efficaci per far crescere un business”. Si tratta di un metodo in continua evoluzione, perché i canali di marketing e gli strumenti digitali si evolvono continuamente, ed è necessario comprenderli a fondo per poterli utilizzare al meglio.

      Quindi il Growth Hacking è prima di tutto un approccio, un mindset. Mette insieme la crescita (Growth) con l’Hacking, e cioè col trovare soluzioni non convenzionali. Quindi sviluppare un modo di pensare da Growth Hacker significa essere informato su tutto quello che c’è a disposizione per far crescere un business, e trovare modi non convenzionali, innovativi e originali per utilizzare questi strumenti a proprio favore.

      Il Growth Hacking non si è inventato niente

      Come succede sempre per le idee più originali e innovative, il Growth Hacking non si è inventato niente di nuovo. Ha “solo” utilizzato elementi che già esistevano e li ha combinati creando un nuovo approccio. E dico “solo” tra virgolette, perché non è una cosa così immediata e semplice, ma ci vuole grande esperienza, creatività e apertura mentale per fare una cosa del genere. Ma da dove vengono gli elementi che il Growth Hacking ha saputo “mescolare” per creare un processo di crescita del business completamente nuovo? Vengono dal Marketing digitale ma anche dal Product Management o dalle startup.

      Utilizza Framework (cioè modelli) e strumenti come il Business Model Canvas, la metodologia Lean Startup o Agile. Fonde le tecniche di Sviluppo Prodotto con quelle del Marketing Digitale e con l’Analisi dei dati, per poter fare esperimenti rapidi che conducono alla crescita di un business.

      Quindi se conosci questi strumenti stai già facendo Growth Hacking e non lo sai? Non esattamente… Prima di tutto devi capire come fare esperimenti e quali hanno senso per il tuo business; conoscere gli strumenti di cui disponi e sapere come sfruttarli al meglio combinandoli tra loro; capire le diverse fasi in cui si trova la tua audience quando entra in contatto con te e capire come indirizzarla dove vuoi; non limitarti ad analizzare i dati ma saperli combinare. Insomma, non è esattamente così immediato, ma si può imparare.

      Il Growth Hacking è un processo

      Per fare Growth Haking devi capire che si tratta di un processo, e quindi non di una attività che fai una tantum, ma di qualcosa che accompagna costantemente il tuo business. E per fare Growth Hacking devi imparare a esercitare la pazienza, perché – come ti dicevo all’inizio – non è una formula magica che ti permette di raggiungere risultati immediati grazie a trucchetti e formule segrete. Proprio perché è un processo devi avere la pazienza di fare esperimenti fino a trovare il sistema vincente per il tuo business. E questa cosa non avviene in modo rapido e istantaneo.

      Gli esperimenti su cui si basa il Growth Hacking coinvolgono il tuo business a 360 gradi, e devono essere:

      • misurabili – per poter comprendere il legame causa-effetto tra l’esperimento e la metrica che vuoi analizzare
      • ripetibili – cioè non casuali o basati sulla fortuna
      • scalabili – se l’ho fatto una volta devo essere in grado di applicarlo 10, 100, 1000 volte…

      Gli esperimenti di questo processo sono fatti sia sui canali di marketing che sul prodotto stesso. E anche se esistono diverse tipologie di esperimento, il Growth Hacking si concentra su una in particolare: gli esperimenti di scoperta, cioè quelli che ti fanno scoprire qualcosa di nuovo, mai fatto prima. La sperimentazione è un processo estremamente noioso: per giorni e giorni fai tentativi spostando una virgola per volta, in modo da capire qual è la variabile che ti fa ottenere i risultati che desideri. Insomma, ci vuole una grande pazienza.

      Quali sono le caratteristiche principali di un processo di Growth Hacking?

      Un processo di Growth Hacking, per essere definito tale deve essere:

      • Creativo: se vuoi fare il Growth Hacker devi allenarti a vedere soluzioni dove apparentemente non ci sono;
      • Adattabile: il Growth Hacking non è come il Santo Graal, e non è che una volta che hai trovato la formula giusta funzionerà per sempre. Il business è soggetto continuamente a cambiamenti interni ed esterni, e per farlo crescere le tue strategie devono adattarsi nel tempo;
      • Espandibile: per crescere devi scalare, quindi quello che “funziona” in un caso dovrebbe poi funzionare per altri 10, 100 o mille;
      • Rapido: la sperimentazione richiede tempo, ma nel Growth Hacking è importante fare tanti esperimenti in rapida successione, in modo da ottenere risultati velocemente e su quelli basare la tua strategia.

      Il Growth Hacking non lavora sul breve termine, ma cerca di trovare un modo per sostenere la crescita di un business nel tempo, attraverso un metodo specifico grazie al quale:

      1. analizzo il contesto (ogni business è differente)
      2. capisco quali test voglio fare
      3. do un ordine alle attività da fare, definendo le priorità
      4. eseguo l’esperimento
      5. analizzo i risultati, e poi ricomincio da capo, avendo però imparato qualcosa di nuovo.

      Più test faccio e più dati avrò a disposizione per trasformare i miei esperimenti in best practice e automatizzarli.

      Alcune risorse utili per capire meglio il Growth Hacking

      Ecco alcune risorse che possono aiutarti ad approfondire il tema:

      Ma la risorsa più importante rimane la sperimentazione sul campo e la pratica costante.

      Tu fai Growth Hacking?

      Non mi definisco una Growth Hacker, perché aver studiato e approfondito un sistema non significa saperlo mettere in pratica. Ci sono alcune cose del Growth Hacking che trovo di una noia mortale e che non mi interessa inserire nei miei servizi. Però sono sempre alla ricerca di approcci originali e innovativi, e mi piace mischiare gli strumenti che conosco e di cui dispongo per ottenere idee nuove e creative per me e per i miei clienti. Perciò se ti interessa lavorare con qualcuno che può aiutarti a vedere il tuo business sotto una luce diversa e può consigliarti quali strategie di crescita adottare, contattami per fissare un incontro zero, gratuito e senza impegno. Insieme valuteremo come posso aiutarti a far crescere il tuo business.

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