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      A cosa servono i prompts di Journaling

      Summer Journaling

      A cosa servono i prompts di Journaling

      In questo post voglio spiegarti meglio a cosa servono i prompts di journaling, parlandoti della mia esperienza con il progetto del Summer Journaling e di che cosa mi ha insegnato.

      Ma prima di tutto: cos’è il Summer Journaling? È un progetto (gratuito) che ho proposto questa estate, e che è stato seguito da quasi 200 persone. Ogni lunedì, dal 2 al 30 agosto, ho mandato una mail agli iscritti con i prompts di journaling per tutta la settimana. In tutto il progetto è durato 36 giorni (il 1° agosto ho inviato separatamente un prompt “di preparazione”): tanti quante erano le tracce da utilizzare per scrivere ogni giorno.

      L’obiettivo era quello di aiutare gli iscritti a far diventare il journaling una sana abitudine quotidiana. Ci sono riuscita? Non lo so ancora: il progetto si è concluso ieri. Ho ricevuto alcuni messaggi di apprezzamento in queste settimane, e qualcuno ha voluto condividere sui social il suo percorso attraverso il Summer Journaling (grazie mille!). Ma è presto per tirare le somme.

      Un bilancio lo voglio comunque fare, partendo da quello che il Summer Journaling ha insegnato a me. Sì, perché anche se scrivere è una pratica quotidiana che osservo ormai da tantissimi anni, devo dire che la scrittura ha sempre qualcosa di nuovo da insegnarmi (è questo il suo bello). E mi sembrava interessante condividerlo con te.

      1. I prompts non servono solo ai “principianti”

      I prompts di journaling sono delle tracce da seguire quando non sappiamo cosa scrivere. Ci aiutano a iniziare, invece che stare lì a guardare il foglio bianco, immobili perché sentiamo di non avere nulla da dire. Generalmente sono sotto forma di domande. Sono utili perché aiutano a far diventare la scrittura un’abitudine (una volta “presa la mano” l’ispirazione verrà da sé). Io posso considerarmi una professionista del journaling e della scrittura in generale: il foglio bianco non mi spaventa e trovo sempre qualcosa di cui scrivere, perché mi alleno da anni. Però con il Summer Journaling ho riscoperto il piacere di affidarmi a dei prompts pre-definiti. Io scrivo già tutti i giorni i miei pensieri, quello che mi succede ecc… A volte questa pratica diventa un po’ monotona perché ho la sensazione di scrivere sempre le stesse cose. In realtà è utile anche questo, ma seguire i prompts del Summer Journaling mi ha fatto riflettere su alcune cose che magari non avrei preso in considerazione e di cui non avrei scritto di mia spontanea volontà.

      Anche se ti senti un professionista del journaling seguire delle tracce pre-definite può aiutarti a scoprire qualcosa di nuovo su di te. Non pensare che siano solo per chi è all’inizio…

      2. Scrivere ci mostra su quali cose lavorare

      Mi sono resa conto che molto spesso finivo per scrivere dello stesso argomento, partendo da prompts anche molto diversi tra loro. Se scriviamo in modo intuitivo, lasciando da parte la razionalità e affidandoci alle nostre emozioni, la scrittura ci conduce dove dobbiamo andare. Dal mio journal è emerso chiaramente un punto su cui devo andare a lavorare; qualcosa che sentivo “distrattamente” e che grazie a questo progetto è diventato molto più chiaro. Il fatto che certi ragionamenti ritornassero puntualmente mi ha fatto capire che non potevo ignorarli oltre, e che era necessario prendere una decisione: me ne voglio occupare oppure no?

      Il journaling ci mostra le cose su cui dovremmo lavorare, ma la scelta finale è nostra. Non è detto che questo sia il momento giusto per andare a sistemare alcune situazioni. Quindi se da questo progetto è venuto fuori qualcosa che ancora ti spaventa e che non te la senti di affrontare, non ti preoccupare! Ora ne sei consapevole, e quando sarà il momento giusto potrai lavorarci. L’importante è che tu sappia come stanno le cose e che ti interroghi su cosa vuoi/puoi fare a riguardo.

      3. Il Journaling ti aiuta a rimettere le cose in prospettiva

      Tenersi dentro certe cose non ci fa bene. A volte i problemi sembrano molto più grandi di quello che sono. Altre volte semplicemente abbiamo bisogno di “alleggerirci” e di buttare via un po’ di “pensieri spazzatura”. Avere delle ansie o delle preoccupazioni fa parte della natura umana. Tenersele dentro però non ha senso, e a lungo termine ci logora. Il mio Summer Journaling mi ha aiutata a vedere con più chiarezza alcune cose. Del presente e del passato. Mi ha fatto ricordare cosa è importante per me, chi sono io nel profondo, quali sono le battaglie che voglio combattere e tutto quello che non mi appartiene e voglio abbandonare.

      Attraverso il journaling ho trovato risposte a domande che sembrava impossibile affrontare. Non perché fossero particolarmente ostiche (non tutte almeno), ma perché nemmeno me le facevo. Trovarmele lì scritte, nero su bianco, mi ha dato una mano ad affrontarle (e a depennare una serie di cose dalla mia todolist!).

      4. Scrivere aumenta la creatività

      La scrittura per me è come una meditazione. Quando finisco di scrivere succede spessissimo che questioni poco chiare diventino subito evidenti, o che mi vengano in mente soluzioni su cui magari mi scervellavo da tempo. Il Summer Journaling mi ha permesso di far emergere tante idee che forse non avevo il coraggio di tirare fuori. O semplicemente mi ha concesso di dedicare del tempo a me stessa, ogni giorno, per vedere che cosa poteva saltare fuori da dentro di me. Spesso mi lascio prendere dall’operatività quotidiana, e se c’è qualcosa da ridurre per fare spazio al “lavoro” è proprio il tempo dedicato alla scrittura. Come ti dicevo io scrivo già tutte le sere, e questo è un impegno che ho con me stessa che davvero di rado salto. Ma evidentemente non mi bastava più.

      Soprattutto quando abbiamo le pile scariche dobbiamo aumentare il tempo che concediamo alla nostra mente di viaggiare libera. Se hai la sensazione che “non ci sia un momento da perdere” perché hai bisogno di trovare la soluzione a un problema, invece di affannarti a fare cose, a cercare risposte, fermati un attimo. Scegli un prompt di journaling che (apparentemente) non c’entra nulla con quello che ti sta ingolfando i pensieri, e lasciati andare. Vedrai che il tempo che dedichi alla scrittura (che all’inizio ti sembra sprecato) è il migliore investimento da fare. Perché ti permette di essere più creativo e di attingere a una fonte praticamente inesauribile di idee e soluzioni. Che spesso tieni chiusa pensando che non serva a niente…

      5. Le regole sono sopravvalutate

      Non mi preoccupo più di fare journaling “secondo le regole”. Mi piace guardare le pagine finemente decorate delle journaler che seguo su Instagram o YouTube, ma non mi interessa più entrare “in competizione” con loro a colpi di decorazioni perfette. Il Summer Journaling mi ha mostrato ancora una volta che è finita per me l’era dell’ansia da prestazione (almeno per quanto riguarda la scrittura). Ero partita con l’idea di decorare il mio journal con collage in ogni pagina e alla fine non è stato così. Alcune delle pagine che ho compilato non erano esteticamente piacevoli. Ho scritto fuori dai margini, in verticale, senza rispettare la separazione delle pagine.Ho fatto errori e a volte la mia scrittura sembrava una zampa di gallina. Ma nulla di tutto ciò mi ha disturbata o distratta da quello che stavo facendo. Perché le regole in scrittura sono sopravvalutate: ognuno di noi dovrebbe seguire le proprie (e a volte quella più importante è che non ci sono regole).

      Quando rileggo le pagine del mio Summer Journal non penso “che schifo” o che potrei fare meglio la prossima volta. Vedo soltanto l’impegno che ci ho messo e le cose interessanti che sono emerse.

      Per me il journaling è un grandissimo esercizio per imparare a sospendere il giudizio. E se imparo a farlo sui miei quaderni poi mi viene spontaneo farlo anche in altri ambiti della mia vita.

      Spero che se hai seguito il mio Summer Journaling sia stato utile anche per te. Se questa volta te lo sei perso, non ti preoccupare perché continuerò a occuparmi di scrittura, journaling e creatività nei prossimi mesi, e a proporti nuove iniziative.

      Intanto puoi dare un occhio al mio blog: nelle categorie #12journalsproject e Journaling trovi tantissimi articoli che ho scritto per spiegare le diverse tecniche e i vantaggi che questa pratica ti può portare. Se ti va puoi anche iscriverti al mio Gruppo Facebook dedicato a questi temi (ogni settimana ti propongo un prompt per aiutarti a trovare l’ispirazione).

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